“La morte è precisamente la disintegrazione del nostro potere umano di lodare: quando smettiamo di meravigliarci moriamo […] Se non sappiamo riconoscere la grandezza dell’alba, del pane quotidiano e dei creativi segreti del lavoro manuale, si abbatterà sulla nostra civiltà una stanchezza, che è l’unica piaga dalla quale la civiltà non guarisce. Così sono morte le grandi civiltà pagane, di pane e circo, e di oblio delle divinità domestiche.” (G.K.Chesterton)