Andare (e tornare)

Un antichissimo detto africano recita: “Nel tempo in cui Dio creò tutte le cose, il sole creò. Il sole nasce, muore e ritorna. Le stelle creò: le stelle nascono, muoiono e ritornano. L’uomo creò. L’uomo nasce, muore e non ritorna più.

Bellissimo, ci ricorda che l’uomo non vive nella Natura ma nella Storia. Al di là dei significati religiosi (pensate alla differenza tra reincarnazione e resurrezione), mi colpisce in effetti come questo detto segni la differenza tra Natura e Storia. L’arte e la letteratura non possono fare a meno della prima ma si dirigono e si accampano necessariamente nella seconda. L’uomo non ritorna, la storia non si ripete, come dice con la sua lieve acutezza la Szymborska nella poesia Nulla due volte (eccone giusto un assaggio):

Nulla due volte accade

né accadrà. Per tal ragione

si nasce senza esperienza,

si muore senza assuefazione.

Anche agli alunni più ottusi

della scuola del pianeta

di ripeter non è dato

le stagioni del passato.

Non c’è giorno che ritorni,

non due notti uguali uguali,

né due baci somiglianti,

né due sguardi tali e quali. […]

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