Se e’ inevitabile avere un tiranno, “un barone ladrone” e’ assai meglio di un inquisitore. La crudeltà del barone può talvolta assopirsi, la sua cupidigia saziarsi; e poiché intuisce confusamente di far male, potrebbe anche pentirsi. Ma l’inquisitore, che scambia la propria crudeltà e sete di potenza e di terrore con la voce celeste, ci tormenterà all’infinito perché ci tormenta con l’approvazione della propria coscienza, e i suoi impulsi migliori gli appariranno come tentazioni. (C.S.Lewis)